lunedì 25 aprile 2011

Di corsa

Dall'immagine tesa
vigilo l'istante
con imminenza di attesa –
e non aspetto nessuno:
nell'ombra accesa
spio il campanello
che impercettibile spande
un polline di suono –
e non aspetto nessuno:
fra quattro mura
stupefatte di spazio
più che un deserto
non aspetto nessuno:


domenica 10 aprile 2011

Vento e Sole

Primavera pienissima (cielo blu, sole e vento!). Così, ripensando ad alcuni episodi in classe dell'ultimo periodo, mi è tornato in mente questa  breve favola di Esopo, che ho scoperto grazie al mio amico Luigi: 
Un giorno il vento e il sole cominciarono a litigare.
Il vento sosteneva di essere il più forte e a sua volta il sole diceva di essere la forza più grande della terra.
Alla fine decisero di fare una prova. Videro un viandante che stava camminando lungo un sentiero e decisero che il più forte di loro sarebbe stato colui che sarebbe riuscito a togliergli i vestiti.
Il vento, così, si mise all'opera: cominciò a soffiare, e soffiare,

giovedì 7 aprile 2011

La lunga notte della Romana Respublica...

La qui presente prof sente notevolmente la primavera: come già scritto qualche giorno fa, patisce - in queste fantastiche giornate primaverili - il dover correggere compiti, ermeticamente chiusa in casa...
Per fortuna, i suoi alunni hanno deciso di alleviare le fatiche della prof con una massiccia dose di ironia, unita a un forte senso civico (non si sa in che misura prevalga più l'una o l'altro...).
Studiare fa bene; il latino sviluppa la logica ed affina la lingua; tradurre bene dal latino equivale a conoscere sé e la propria storia. Così, a imperitura memoria, la prof ha deciso di pubblicare qui i risultati dell'ultima loro impresa di traduzione: perché è l'anno delle celebrazioni dell'Unità d'Italia; perché tutti devono sapere di quali delitti si sia macchiata la monarchia romana, prima dell'agognato passaggio alla repubblica; per condividere con tutti i frutti delle ricerche dei suoi studenti, e lo stupore che ha contrassegnato la correzioni di tali versioni.
Questo il testo del compito in classe, modestamente da me tradotto, a proposito del ben noto episodio dell'oltraggio di Tarquinio Sesto alla matrona Lucrezia:

martedì 5 aprile 2011

Franci

Oggi è il compleanno di Franci, il mio fratello preferito (nonché unico; e l'ordine NON è casuale!). 
Quando è nato, ho fatto la mia prima (straordinaria!) scoperta di cosa fosse l'altro: l'altro da sé, cioè un altro così vicino a me, così simile a me, e così in grado di reagire diversamente da me davanti alle stesse cose che vedevo io, che vivevo io. 
E così è anche adesso. E di questo essere vicini e diversi, posso solo ringraziare! Perché l'amicizia è diventata più grande, più consapevole; eppure sono convinta che tutto è cominciato per il semplice fatto che lui ci fosse: lui, un altro me come me, arrivato come il più bel regalo di quella domenica uguale alle altre (non così uguale, però: perché c'era nell'aria quella strana attesa...). 
Ma il ringraziamento più grande è per le sue risate: improvvise e fragorose, contagiose, perché debordanti di felicità. 
E se oggi il tono delle tue risate è appena più trattenuto rispetto a quello così argentino di questa foto, io so che questa risata sei tu. Auguri Franci!
Moni