domenica 25 dicembre 2011

porte aperte

"Qualcuno può essere qui a Messa quell'unica volta all'anno, qualcuno magari invece viene qui tutti i giorni. E va bene ugualmente: perché fede è accettare che questo Dio bambino abbia una parola da dirci, anche se a volte abbiamo la tentazione di rinunciarci. 
Quando ascolto qualche ragazzo che viene da me a confessarsi, mi capita di sentire frasi del tipo 'La mia ragazza è disperatamente innamorata di me, io invece no'. Allora io gli dico: "Prova a stare ugualmente davanti a lei così, e cerca di capire se il suo amore ti cambia la vita. 
Accettare questo amore più grande di quello che tu possa capire, ma che percepisci - e starci - è questo atto di fede che ci chiede il Signore". (d.G.B.)

giovedì 15 dicembre 2011

Elogio della bidella

Da quando sono entrata nello Stato, ho incontrato diverse bidelle (nella scuola privata, di solito, non esistono).
Di loro non avevo nessun ricordo dalle mie scuole medie o superiori. Uno più significativo mi è rimasto invece dal tirocinio SSIS: un giorno, in un quinto anno del Classico,  è entrata una bidella dicendo alla prof di ruolo di presentarsi in segreteria; e io son rimasta lì dove mi trovavo, di fianco alla cattedra, con gli altri studenti. Allora, benevola, si è voltata verso di me e mi ha incoraggiato: "Su, che la lezione è quasi finita..." (al 100% mi aveva scambiato per l'interrogata di turno). E lì ho cominciato a capire che i bidelli a scuola possono averne davvero, di autorità...
Insegnando, ne ho incontrate diverse così.
In tante ammiro quel loro arrivare dove noi prof non possiamo o non riusciamo.

mercoledì 7 dicembre 2011

Sant'Ambroeus...!

[... per proseguire con le porzioni di Medioevo!]

"...Il bene dei vostri figli sarà quello che sceglieranno: non sognate per loro i vostri desideri. Basterà che sappiano amare il bene e guardarsi dal male e che abbiano in orrore la menzogna. Non pretendete dunque di disegnare il loro futuro: siate fieri piuttosto che vadano incontro al domani con slancio, anche quando sembrerà che si dimentichino di voi. Non incoraggiate ingenue fantasie di grandezza, ma se Dio li chiama a qualcosa di bello e di grande non siate voi la zavorra che impedisce loro di volare.

Non arrogatevi il diritto di prendere decisioni al loro posto, ma aiutateli a capire che decidere bisogna e non si spaventino se ciò che amano richiede fatica e fa qualche volta soffrire: è più insopportabile una vita vissuta per niente.