giovedì 1 novembre 2012

Nani (sulle spalle di giganti...)

Qualche giorno fa, su Youtube, ho ascoltato l'ultima intervista di Pasolini: davvero un altro mondo, il suo, con parole e riferimenti così lontani dal nostro tempo... 
Eppure mi spiace che non si parli più di lui: nessuno ha più saputo percorrere la sua intuizione sull'omologazione di oggi, così scomoda e così vera.

Ieri, per esempio, mi si è stretto il cuore in classe. Prima di introdurre il nuovo argomento di letteratura, dico agli studenti: "Abbiamo cominciato a studiare letteratura: tenete presente che, quando lavoreremo su un certo argomento, mi interessa che voi abbiate bene in mente quel che dico io, quel che dice il libro di testo, e quello che penserete voi". Il concetto mi sembrava semplice e condivisibile. Ma (giustamente) subito si alza una mano: "Prof è impossibile che noi possiamo esprimere un nostro parere: